Primissimi sintomi della menopausa: quali sono e come combatterli

Quali sono i primissimi sintomi della menopausa e come combatterli? Quando parliamo di sintomi della menopausa facciamo riferimento a tutti quei disturbi che contraddistinguono il periodo in cui la donna vede calare fisiologicamente, ormoni, ciclo e fertilità.

Verso i 40-45 anni inizia il periodo comunemente chiamato premenopausa (precisamente perimenopausa) caratterizzato dalla manifestazione dei primissimi sintomi, che possono durare anche 5-10 anni prima dell’arrivo della menopausa [1]

I sintomi più comuni e diffusi della menopausa sono: irregolarità del ciclo mestruale, vampate di calore, sudorazione notturna, artralgia, dolori muscolari, cefalea, irritabilità, ansia, calo dell’umore, secchezza vaginale, deficit di memoria, palpitazioni, calo della libido, osteoporosi e secchezza di pelle e capelli.

Ecco quali sono i primissimi sintomi della menopausa a cui fare attenzione e come combatterli.

bruciore intimo in menopausa

Primissimi sintomi della menopausa, quali sono? 

I sintomi della menopausa sono tutte quelle manifestazioni e quei disturbi psicofisici che si affrontano durante il calo di produzione di estrogeni e progesterone da parte delle ovaie nelle donne.

 Segni e sintomi che caratterizzano questo periodo di vita possono variare in tipologia, intensità e frequenza. Infatti, alcuni si possono considerare avvisi di un corpo che sta cambiando, costituendo i primissimi sintomi della menopausa.

 Nel loro insieme, i sintomi della menopausa sono spesso raggruppati nella terminologia di “sindrome climaterica“. Il più riconoscibile tra i primissimi sintomi della menopausa è sicuramente l’irregolarità del ciclo mestruale. Tale irregolarità può comprendere diverse anomalie – tra cui mestruazioni poco abbondanti e di breve durata, mestruazioni profuse e di lunga durata, mestruazioni estremamente dolorose, mestruazioni ogni 2-3 settimane oppure ogni 2-3 mesi ecc. – che si risolvono nel momento in
cui il ciclo mestruale giunge a una conclusione definitiva [2].

Come capisco se sono in menopausa? L’elenco completo dei sintomi 

In aggiunta all’irregolarità del ciclo mestruale, gli altri possibili sintomi di avviso di inizio della menopausa sono [3]:

  •       Vampate di calore: brevi e improvvise, che interessano il volto, il collo e il petto;
  •       Sudorazioni notturne: connesse alle vampate di calore che si verificano durante la notte e non consentono una costante qualità del sonno;
  •          Palpitazioni e tachicardia;
  •         Insonnia: deriva, in parte, dai cambiamenti ormonali che caratterizzano la menopausa e, in parte, dalle vampate di calore notturne che disturbano il sonno;
  •     Ansia, irritabilità, calo dell’umore e facilità all’affaticamento, spesso correlate proprio all’insonnia;
  •      Cefalea: secondo alcuni esperti, è da ricondursi all’irritabilità e all’ansia; secondo altri, invece, è da imputarsi agli stessi meccanismi biologici che causano il mal di testa durante le mestruazioni;
  •      Calo della libido e del desiderio sessuale: conseguenze del calo degli estrogeni che caratterizza la menopausa.

Come combattere i primissimi sintomi della menopausa con il myo-inositolo

Come combattere e contrastare i sintomi della menopausa? L’inositolo è una molecola naturale prodotta dall’organismo e assimilabile dalla dieta alimentare. È abbondante nelle verdure (fagiolini, piselli, asparagi e carote) e nella frutta (pere, ciliegie, mele e pomodori). 

Studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia del myo-inositolo per la prevenzione e il trattamento della sindrome metabolica. Con il termine “sindrome metabolica” si descrive un insieme di fattori di rischio legati all’insorgenza di patologie cardiovascolari e diabete. La diagnosi avviene in presenza dei seguenti requisiti: 

  •           insulino-resistenza (livelli di glicemia a digiuno >100 mg/dl);
  •           obesità (BMI>30);
  •           trigliceridi alti (> 250 mg/dl);
  •           colesterolo HDL basso (meno di 50 mg/dl nella donna);
  •           ipertensione arteriosa (>140 la sistolica o >90 la diastolica).

 

Il myo-inositolo si comporta come secondo messaggero dell’insulina. La sua azione è quella di smaltire il glucosio in eccesso nel circolo venoso, favorendone l’ingresso nella cellula.

Considerato che nelle donne in menopausa aumenta il rischio di sindrome metabolica, il myo-inositolo risulta un alleato chiave per le donne in menopausa perché aiuta a ripristinare i normali livelli di glicemia e di insulina ed evitare gli effetti a lungo termine di tale condizione.

In uno studio condotto su donne in post-menopausa con sindrome metabolica, l’integrazione con myo-inositolo per 6 mesi ha permesso una riduzione significativa dei parametri glucidici e lipidici (glucosio, insulina, colesterolo TOT, colesterolo HDL, trigliceridi e HOMA index).

Isoflavoni di soia per combattere i sintomi della menopausa 

La donna che si avvia alla menopausa e conclude il ciclo di fertilità produce sempre meno estrogeni. Questa carenza comporta numerosi cambiamenti e concorre a definire la sintomatologia tipica del periodo climaterico (vampate di calore, sudorazioni diurne e notturne, ecc.)

In questo caso è possibile integrare alcune sostanze naturali con azione estrogeno simile, i “fitoestrogeni”. Questi possono infatti esercitare numerosi benefici, occupandosi sia dei sintomi a breve e medio termine che della prevenzione di patologie più complesse.

La comunità scientifica si è interessata per la prima volta a queste molecole dopo la pubblicazione di studi internazionali su donne asiatiche, che manifestavano una sintomatologia menopausale molto meno invalidante dalle donne del mondo occidentale. Si intuì che tale manifestazione fosse correlata all’alimentazione delle donne asiatiche, che risulta ricca di un fitoestrogeno: la soia.

Fonti

[1] Santoro N. et al. Menopausal Symptoms and Their Management. Endocrinol Metab Clin North Am. 2015 Sep;44(3):497-515;
[2] Piùomenopausa;
[3] Avis NE et al. Vasomotor Symptoms Across the Menopause Transition: Differences Among Women. Obstet Gynecol Clin North Am. 2018;45(4):629-640.

 

 

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