Menopausa e pressione alta, quale relazione?
La pressione alta (ipertensione) è una patologia legata principalmente all’invecchiamento delle arterie che, ispessendosi e diventando più rigide, comportano un flusso sanguigno ridotto.
È proprio durante la menopausa che spesso le donne si trovano ad avere a che fare con questa condizione, a causa proprio della riduzione graduale nel sangue dei livelli di estrogeni, ormoni protettori anche del sistema cardiovascolare.
Gli estrogeni, infatti, oltre ad essere fondamentali per il sistema riproduttivo svolgono anche un’importante funzione protettiva per il cuore e i vasi, in quanto contribuiscono a stimolare la vasodilatazione e a modificare il metabolismo riducendo la quantità di colesterolo cattivo (LDL). [1]
Cos’è la pressione sanguigna
Ad ogni battito del cuore, il sangue si distribuisce nell’organismo. Per compiere tale viaggio, esercita una pressione sulla parete delle arterie che lo contengono. Questa, è definita “pressione arteriosa” e viene monitorata dai clinici per valutare lo stato di salute cardiovascolare.
Si distinguono la pressione “massima” (o “sistolica”), che corrisponde al momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie, e la pressione “minima” (o “diastolica”) che misura la potenza rilasciata nelle arterie nel momento in cui il cuore si ricarica di sangue per il battito successivo. I due valori rilevati dalle misurazioni pressorie fanno dunque riferimento alla pressione sistolica e a quella diastolica, misurate in millimetri di mercurio (es. 120/80 mmHg). [2]
Come si misura la pressione?
Salvo eventi straordinari che richiedano l’utilizzo di macchinari specifici ad azione diretta, la pressione sanguigna può essere misurata in autonomia con sistemi pratici ed accessibili.
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Lo strumento di misurazione più comune è lo sfigmomanometro a mercurio. Questo fu ideato dal medico piemontese Scipione Riva-Rocci negli ultimi anni del XIX secolo. L’obiettivo che tale invenzione si prefiggeva era permettere una misurazione facile e sicura della pressione arteriosa, effettuata fuori dal laboratorio e (all’eventualità) direttamente al letto del paziente. Il modello di sfigmomanometro Riva-Rocci non era molto diverso da quello che utilizziamo oggi, salvo per l’ampiezza del bracciale, originariamente di soli 5 cm ed oggi di circa 15. La sua invenzione fu perfezionata da diversi medici, fino all’ultimo contributo del chirurgo russo Nicolai Korotkov, che introdusse la versione diagnostica che utilizziamo oggi.
Quando si parla di ipertensione
Quali sono i valori pressori che indicano un complessivo stato di salute? Quali invece devono essere controllati nel tempo per evitare l’insorgenza di patologie cardiovascolari?
Si parla di ipertensione quando si verifica un aumento stabile dei valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica al di sopra di 140 mmHg e 90 mmHg. È bene sapere però che la patologia può insorgere anche in soggetti che in passato non avevano mai registrato disturbi di questo genere. [1]
Sotto, uno schema con i valori e la definizione del grado di rischio. [3]
L’ipertensione in menopausa
Si parla di “ipertensione arteriosa” quando la pressione alta non è un fenomeno isolato, ma costante o ricorrente. In questo caso, si definisce una condizione patologica a tutti gli effetti, che deve essere monitorata e seguita da un medico. Si stima che circa il 18% degli italiani soffra di ipertensione, con una prevalenza che aumenta progressivamente all’aumentare dell’età, fino a superare il 50% oltre i 74 anni di vita. [4]
Durante la menopausa, l’ipertensione è molto frequente e deve essere attenzionata per evitare lo sviluppo di malattie cardiache. Le più comuni sono:
- aterosclerosi, coronaropatia;
- cardiopatia ischemica;
- ictus;
- angina pectoris;
- aneurisma aortico;
- insufficienza cardiaca;
- cardiopatia ischemica cronica;
- cardiopatia ischemica ipertensiva.
Queste sono generate dal restringimento delle arterie e dalla loro parziale o completa ostruzione, a causa generalmente della formazione di placche all’interno delle arterie, chiamate ateroma o placche aterosclerotiche. [5]
Le patologie cardiache non sono esclusivamente il risultato dell’avanzare dell’età, ma anche di un’alimentazione scorretta e di uno stile di vita non sano. Seguire i consigli nutrizionali di un medico, fare attività sportiva costante e monitorare il proprio stato di salute complessivo, possono contribuire ad evitare lo sviluppo di tali complicazioni in menopausa.
Fonti
[1] GVM Care&Research: Menopausa e ipertensione: cosa fare?
[2] SIIA: Come si misura la pressione arteriosa
[3] SIIA: Ipertensione arteriosa: cosa è?
[4] Ministero della Salute: Ipertensione arteriosa
[5] Alleati per la salute: Che cosa sono le patologie cardiovascolari?
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