Menopausa e PCOS, cosa c’è da sapere

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disturbo del sistema endocrino e metabolico che in Italia colpisce fino al 10% delle donne in età fertile. [1]
Per questo motivo, diverse donne che ne soffrono si chiedono se una volta raggiunta la menopausa si guarisca o meno dalla PCOS.

La risposta è “no”. La menopausa, infatti, non cura la sindrome. Ma vediamo come queste due condizioni convivono e quali sono i rischi associati.

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Che cos’è la PCOS?

La sindrome dell’ovaio policistico, oltre ad essere piuttosto diffusa, ha un forte impatto non solo sul fisico ma anche sull’identità delle donne, perché stravolge l’assetto dell’organismo e ne compromette la fertilità.

Non è semplice da diagnosticare e i segni/sintomi sono diversi. Tra i più comuni ci sono: [2]

  • obesità,
  • aumento della circonferenza addominale (anche nelle donne normopeso),
  • difficoltà a dimagrire,
  • ciclo mestruale irregolare,
  • irsutismo,
  • pelle grassa e acneica.

Inoltre, studi recenti hanno evidenziato un aumentato rischio di complicanze metaboliche e cardiovascolari associate alla PCOS, se non adeguatamente trattata.

Come viene diagnosticata?

Nonostante la diagnosi di PCOS non sia semplice e venga spesso effettuata a distanza di anni, esistono delle linee guida. Già nel 2003 a Rotterdam furono individuati dei parametri che, qualora presenti, indicano la PCOS nella donna. In particolare, si tratta di PCOS quando la donna presenta 2 tra i seguenti sintomi:

  • ciclo mestruale irregolare,
  • segni di iperandrogenismo,
  • cisti ovariche.


L’insulino-resistenza non fu inclusa tra i criteri di Rotterdam, ma
oggi sappiamo che è ricorrente nelle donne con PCOS e che merita particolare attenzione per il potenziale rischio cardiovascolare.

La PCOS continua con la menopausa?

La PCOS è una long-life condition che accompagna l’intera vita della donna e che deve essere gestita anche dopo la fine della fertilità.

Ma cosa ha in comune con la menopausa? Senza alcun dubbio gli squilibri ormonali.
Da una parte, nelle donne PCOS si registrano livelli di androgeni superiori alla media; dall’altra, in perimenopausa si iniziano a produrre meno ormoni, come estrogeni e progesterone. [3]

E addirittura, secondo uno studio, sembra che chi soffre di PCOS raggiunga la menopausa addirittura due anni dopo le donne senza PCOS. [4]

Menopausa e PCOS, quali i rischi associati?

Le donne PCOS tendono a sperimentare alcuni cambiamenti tipici della menopausa prima delle altre donne, sono quindi esposte ad alcuni fattori di rischio cardiovascolari e metabolici per un periodo di tempo più lungo.

Nonostante gli studi eseguiti a riguardo necessitano di integrazioni e revisioni, obesità, intolleranza al glucosio, diabete mellito di tipo 2, ipertensione, dislipidemia, sindrome metabolica, cancro endometriale, ansia e depressione sono solo alcuni dei fattori tipicamente associati alla menopausa, ma che possono peggiorare nelle donne PCOS. [5] Ma vediamo nel dettaglio.

Obesità
È risaputo che l’aumento di peso nella seconda metà della vita è influenzato principalmente dall’invecchiamento; tuttavia, anche i cambiamenti dell’assetto ormonale tipici della menopausa causano una redistribuzione del grasso che favorisce l’obesità addominale. In particolar modo, le donne PCOS in menopausa sembrano avere una maggiore tendenza a sviluppare obesità e soprattutto l’accumulo di tessuto adiposo sottocutaneo che aumenta notevolmente il rischio metabolico e cardiovascolare. [5]

Intolleranza al glucosio, DM2, dislipidemia e rischio cardiovascolare
Le evidenze scientifiche che mettono in relazione PCOS, insulino-resistenza e Diabete Mellito di tipo 2 sono diverse.

Ed è proprio il profilo glicemico alterato che può causare lo sviluppo di dislipidemia, ovvero una riduzione del colesterolo HDL (quello definito “buono”), un aumento del colesterolo LDL e dei trigliceridi.

Ma dagli studi è emerso anche un aumentato spessore della parete di arterie carotidi e coronarie nelle pazienti con PCOS. [5]

È da sottolineare che si tratta di cambiamenti metabolici che si verificano in tutte le donne in menopausa, con o senza PCOS. Quest’ultima può portare solo ad un aumento del rischio, come per la tendenza a sviluppare ipertensione in età avanzata.

Conclusioni

Dagli studi disponibili è quindi evidente che la PCOS determina un peggioramento del profilo metabolico e un aumento della prevalenza di marker di malattia cardiovascolare.

È quindi molto importante curare al meglio il proprio stile di vita soprattutto in questa fase della vita, seguendo un’alimentazione sana e bilanciata e facendo attività sportiva, per evitare di sviluppare patologie come diabete mellito o malattia coronarica.

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