Menopausa e osteoporosi: cosa c’è da sapere

La menopausa è una fase della vita che tutte le donne attraversano, ma nonostante sia un evento naturale e fisiologico, può portare con sé una serie di sfide e cambiamenti nel corpo.

Uno degli aspetti più significativi da considerare durante la menopausa è il rischio aumentato di osteoporosi, una condizione caratterizzata dalla perdita di massa ossea e da un aumento del rischio di fratture.

Ma qual è la relazione tra menopausa e osteoporosi? Come affrontare queste fasi? Facciamo un po’ di chiarezza.

osteoporosi e menopausa

Cos’è l’osteoporosi?

L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una riduzione della massa minerale ossea e da un deterioramento microstrutturale del tessuto osseo, con aumento della fragilità ossea e del rischio di fratture (in particolare di vertebre, femore, omero, ossa del polso e della caviglia) anche a seguito di traumi minimi (una semplice caduta, una flessione della schiena, il sollevamento di un peso). [1]

L’osteoporosi viene distinta in due forme:

  • primaria: include le varietà post-menopausale e senile;
  • secondaria: dovuta a diverse patologie e all’assunzione di alcuni farmaci nel medio-lungo periodo che direttamente o indirettamente influenzano negativamente la salute scheletrica.

In che modo la menopausa influisce sui cambiamenti ossei?

Durante la menopausa, il corpo attraversa un processo di cambiamenti ormonali, in particolare una diminuzione dei livelli di estrogeni, che può avere un impatto significativo sulla salute ossea.

Gli estrogeni svolgono un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo osseo e quando i livelli. diminuiscono, aumenta il rischio di perdita di densità ossea, il che rende le donne più vulnerabili all’osteoporosi e alle fratture ossee. [2]

In media, le donne perdono fino al 10% della massa ossea nei primi cinque anni dopo la menopausa. Successivamente, il tasso di perdita ossea rallenta, ma circa 1 donna su 10 di età superiore ai 60 anni è affetta da osteoporosi in tutto il mondo. [2]

Come si diagnostica l’osteoporosi

La diagnosi si basa sull’esecuzione della densitometria ossea (DEXA o MOC), un esame che permette di calcolare la densità minerale ossea. Le aree generalmente valutate sono la colonna lombare e il femore prossimale poiché sono particolarmente indicative per la presenza di osteoporosi. [3]

L’intervallo di valori (T score) evidenziato dalla MOC e compreso tra -1 e -2.5 indica osteopenia; se invece i valori sono al di sotto di -2.5, si parla di osteoporosi.

Ricordiamo, inoltre, che sottoporsi alla MOC ha come obiettivo primario quello di intervenire prima che l’osteoporosi, inizialmente priva di disturbi, possa determinare fratture. E proprio per questo motivo, per le donne, è necessario effettuare questo esame entro 10 anni dalla menopausa. [4]

Chi viene maggiormente colpito dall’osteoporosi

Esistono diversi fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di sviluppare osteoporosi. Questi possono riguardare malattie o condizioni cliniche come: [5]

  • Età: una volta raggiunta la massima densità e forza ossea (generalmente intorno ai 30 anni), la massa ossea inizia a diminuire naturalmente con l’età.
  • Etnia: la ricerca ha dimostrato che le donne caucasiche e asiatiche hanno maggiori probabilità di sviluppare l’osteoporosi.
  • Struttura ossea e peso corporeo: le donne piccole e magre corrono un rischio maggiore di sviluppare l’osteoporosi, in parte perché hanno meno tessuto osseo da perdere rispetto alle donne con un peso corporeo maggiore e una corporatura più grande.
  • Familiarità: è uno dei fattori di rischio più importanti. Se genitori o nonni hanno avuto segni di osteoporosi si potrebbe essere maggiormente a rischio di sviluppare la malattia.

Prevenzione dell’osteoporosi durante la menopausa

Ovviamente prendere misure preventive durante la menopausa è fondamentale per mantenere la salute ossea e ridurre il rischio di osteoporosi. Ecco alcuni consigli utili:

1. Alimentazione bilanciata
Assicurarsi di consumare una dieta ricca di calcio e vitamina D. Il calcio è essenziale per la salute delle ossa, mentre la vitamina D aiuta il corpo ad assorbire il calcio, fondamentale per ossa forti e sane. Alimenti come latticini, verdure a foglia verde, pesce e uova sono ottime fonti di calcio e vitamina D. [2]

2. Attività fisica
Mantenere uno stile di vita attivo è cruciale per la salute delle ossa. L’esercizio fisico, in particolare, rende le ossa e i muscoli più forti e aiuta a prevenire la perdita ossea. Gli esercizi di resistenza, come sollevamento pesi e yoga, aiutano a stimolare la formazione ossea, mentre l’attività aerobica, come camminare, correre o nuotare, può contribuire a mantenere la densità ossea. [5]

3. Monitoraggio della salute ossea
È importante per tutte le donne in menopausa sottoporsi a test specifici per valutare lo stato della loro salute ossea, in modo tale da identificare precocemente l’osteoporosi o altre condizioni ossee, consentendo così di intervenire in maniera tempestiva. [5]

4. Consultare un Medico
Confrontarsi con un medico è essenziale per sviluppare un piano di prevenzione personalizzato. Lo specialista può, infatti, consigliare le migliori pratiche per mantenere la salute delle ossa durante la menopausa e può prescrivere eventuali supplementi o terapie necessarie.

Conclusioni

La menopausa è una fase normale della vita di una donna, ma può portare con sé diverse sfide. Tuttavia, con una combinazione di una dieta sana, attività fisica regolare e monitoraggio della salute ossea è possibile affrontare con successo la menopausa e prevenire l’osteoporosi.

Fonti

[1] Ministero della Salute: Osteoporosi
[2] Endocrine Society: Menopause and Bone Loss
[3] BetterHealth Channel: Menopause and osteoporosis
[4] Humanitas: Osteoporosi
[5] WebMD: Osteoporosis and Menopause

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