Dolore al seno in menopausa

Dolore al seno in menopausa? I problemi al seno comuni includono massa mammaria, dolore e secrezione dal capezzolo. In un periodo di 10 anni, il 16% delle donne di età compresa tra 40 e 69 anni ha avuto problemi al seno e il 10% ha riportato sintomi al seno al momento della mammografia. Sebbene la maggior parte dei sintomi al seno abbia cause benigne, i sintomi possono provocare ansia significativa.

La “mastalgia” (ovvero il dolore al seno) è il secondo sintomo mammario più comune che porta alla valutazione medica nel contesto delle cure primarie. Sebbene il dolore sia spesso lieve, fino all’11% delle donne prova dolore intenso e più di un terzo di queste pazienti riferisce effetti avversi su sonno e attività sessuale. La mastalgia ciclica rappresenta i due terzi di tutti i casi di dolore al seno ed è più comune nelle donne tra i 20 e i 30 anni. Il dolore ciclico tende ad essere diffuso e bilaterale e spesso si irradia all’ascella. Si ritiene che sia indotto da una maggiore sensibilità del parenchima mammario alla stimolazione ormonale durante la fase luteinica del ciclo mestruale. 

La mastalgia non ciclica non ha alcuna associazione temporale con le mestruazioni e può essere focale o diffusa. I pazienti sono generalmente più grandi d’età, spesso intorno ai 40-45 anni. I sintomi si risolvono spontaneamente in quasi la metà delle donne affette. Si ritiene che il dolore non ciclico sia infiammatorio ed è stato associato all’uso di farmaci (contraccettivi orali, terapia ormonale, alcuni agenti psicotropi e alcuni agenti cardiovascolari), trauma mammario, infezione, tumori benigni e dolore ai legamenti del seno pendulo.

Cosa fare se si ha dolore al seno?

La valutazione del dolore al seno inizia con un’anamnesi dettagliata: profilo del dolore (sede, qualità, gravità, lateralità e relazione temporale con le mestruazioni), anamnesi farmacologica, fattori scatenanti muscoloscheletrici, impatto sulla funzione quotidiana e anamnesi familiare di cancro al seno. Una massa mammaria palpabile richiede l’imaging e la biopsia. 

Nelle donne con dolore al seno e nessuna massa identificabile, il medico può raccomandare l’imaging in base alla caratterizzazione della mastalgia e all’età della paziente. La diagnostica per immagini non è necessaria nei pazienti con mastalgia ciclica se la mammografia di screening di routine è aggiornata e i risultati dell’esame obiettivo sono normali. 

L’imaging può anche identificare una causa benigna e trattabile di dolore non ciclico. Il rischio di malignità nelle pazienti con dolore mammario dopo un normale esame clinico del seno e referti mammografici è di circa lo 0,5%.

Sebbene la risoluzione spontanea del dolore mammario sia comune, la mastalgia può essere cronica, richiedendo un approccio graduale alla gestione. È stato dimostrato che rassicurare le donne con mastalgia ciclica che sono a basso rischio di cancro al seno e raccomandare determinate modifiche dello stile di vita può ridurre i sintomi. [1]

Cause del dolore al seno

La mastalgia ciclica può essere causata da cambiamenti endocrini tra cui un aumento dei livelli di estrogeni, del rapporto estrogeni/progesterone e della suscettibilità dei loro recettori a causa della diminuzione del rapporto acidi grassi insaturi/saturi e diminuzioni dei livelli di progesterone, FSH, LH, e androgeni. Per questo motivo, tende a non presentarsi dopo la menopausa. Può intervenire negli anni della perimenopausa, come conseguenza delle variazioni ormonali che interessano il corpo della donna, ma si riduce progressivamente nel tempo fino a sparire del tutto.

Rimedi per il dolore al seno

Intervenire sul dolore al seno può aiutare non solo a ridurre la sintomatologia topica, ma anche l’ansia correlata. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’ansia scompare nei pazienti che hanno sperimentato un significativo sollievo dal dolore: è logico ipotizzare che il cambiamento dell’umore sia strettamente legato al miglioramento della mastalgia. Le donne che soffrono di mastalgia sperimentano un significativo beneficio clinico se trattate con una composizione bilanciata, che include acido boswellico, betaina e myo-inositolo

Gli studi scientifici dimostrano che l’uso di queste combinazioni naturali può essere
un’importante terapia per la gestione dei disturbi mammari benigni, alternativa a quella farmacologica, senza effetti collaterali. In aggiunta, le molecole citate sono un’opzione affidabile anche per trattamenti prolungati. [2]

Fonti

[1] Salzman B et al. Common Breast Problems. Am Fam Physician. 2019;99(8):505-514;
[2] Pasta V. et al. A Randomized Pilot Study of Inositol in Association with Betaine and Boswellia in the Management of Mastalgia and Benign Breast Lump in Premenopausal Women. Breast Cancer (Auckl). 2016 Apr 20;10:37-43.

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