Come combattere la disidratazione in menopausa

Disidratazione in menopausa? Le donne, nel corso della vita, affrontano diverse fasi di evoluzione del corpo e una di queste è la menopausa. Durante la menopausa è essenziale mantenere una corretta idratazione. Infatti, l’organismo subisce un importante cambiamento psicofisico, legato in modo particolare alla riduzione degli ormoni, con forti conseguenze.

Per questo, è importante garantire un giusto apporto di liquidi nel corpo ed evitare complicazioniCon la menopausa si riduce progressivamente la disponibilità di ormoni circolanti, il cui ruolo è fondamentale per la donna. Durante l’età fertile, oltre permettere l’inizio di una gravidanza, essi esercitano un’azione protettiva a livello cardiovascolare, fortificano le ossa e proteggono i tessuti.

Dopo i 45-50 anni, capita più spesso di vedersi o sentirsi disidratate. Per garantire il corretto funzionamento dell’organismo ed evitare queste sensazioni, è utilissimo mantenere il corpo correttamente idratato. Bere la giusta quantità di acqua è importante anche per contrastare l’aumento di peso, i disturbi dell’apparato urinario e sintomi comuni come le vampate di calore.

Un rimedio efficace è idratare correttamente il corpo con la giusta quantità di acqua possibilmente minerale per assumere anche micronutrienti essenziali come calcio e magnesio.

La menopausa ha un forte impatto sull’organismo della donna, ma è possibile gestire e combattere i suoi sintomi attraverso uno stile di vita sano: dieta equilibrata, corretta idratazione e attività fisica, aiutano a contrastare i sintomi.

Quanto bisogna bere in menopausa?

Inoltre, l’acqua può aiutare a prevenire l’aumento di peso, spesso collegato con il periodo della menopausa, o aiutare a perderlo incrementando il metabolismo. Alcuni studi hanno dimostrato che bere 500 ml di acqua circa 30 minuti prima di un pasto può aiutare a dimagrire e nel dettaglio è stato visto che le donne che hanno bevuto mezzo litro di acqua prima dei tre pasti principali hanno perso in media 1,3 chili in più rispetto a chi si sedeva a tavola senza aver prima bevuto. In alcuni casi la differenza nella perdita di peso è stata anche quattro volte superiore [1].

La pelle subisce cambiamenti degenerativi con l’avanzare dell’età, tra cui la perdita di elasticità, la riduzione dello spessore dell’epidermide e del contenuto di collagene, la degenerazione delle fibre elastiche e un aumento delle rughe e della secchezza cutanea. L’invecchiamento della pelle può essere significativamente ritardato mediante l’assunzione di estrogeni. La carenza di estrogeni dopo la menopausa comporta cambiamenti atrofici della pelle e l’accelerazione dell’invecchiamento cutaneo [4].

Secchezza vaginale e menopausa

La secchezza vaginale è una condizione comune che si verifica soprattutto durante e dopo la menopausa ed è uno dei sintomi dell’atrofia vulvovaginale/sindrome genitourinaria della menopausa. L’impatto della secchezza vaginale sulle relazioni interpersonali, sulla qualità di vita, sulle attività quotidiane e sulla funzione sessuale può essere significativo, ma spesso viene sottovalutato. Inoltre, esistono ostacoli alla ricerca di trattamenti e questa condizione viene spesso sottodiagnosticata e sottotrattata [2].

Perché si soffre di secchezza vaginale in menopausa? I livelli di estradiolo diminuiscono quasi a zero dopo la menopausa. La carenza di estrogeni influisce negativamente su molte funzioni fisiologiche, inclusi cambiamenti della pelle come atrofia, rughe, disidratazione, scarsa guarigione delle ferite/funzione di barriera, declino della percezione dell’attrattività facciale e persino della salute psicologica [2]. Le donne con cambiamenti della pelle legati alla menopausa cercano trattamenti cosmetici e medici che migliorino la loro autopercezione e inibiscano l’invecchiamento della pelle, in particolare nelle zone esposte (viso, collo e mani).

Molti composti derivati dalle piante (fitoestrogeni) che contengono SERM agonisti degli estrogeni svolgono un ruolo importante nei trattamenti per la pelle invecchiata e carente di estrogeni. I bersagli sono le molecole dei recettori degli estrogeni beta, che sono abbondanti nella pelle (cheratinociti/fibroblasti) [2]. Diversi studi mostrano come l’assunzione di fitoestrogeni e di isoflavoni può aiutare a combattere e contrastare l’invecchiamento della pelle [2] [3] [4]. I fitoestrogeni sono una vasta famiglia di molecole di origine vegetale che possiedono diversi gradi di attività simile agli estrogeni; mostrano proprietà estrogeniche agoniste o antagoniste a seconda del tessuto. Queste molecole potrebbero essere candidati ideali per contrastare l’invecchiamento cutaneo e altri effetti dannosi dell’ipoestrogenismo [4].

Fonti

[1] Parretti HM, et al. Efficacy of water preloading before main meals as a strategy for weight loss in primary care patients with obesity: RCT. Obesity (Silver Spring). 2015 Sep;23(9):1785-91;
[2] Edwards D, et al. Treating vulvovaginal atrophy/genitourinary syndrome of menopause: how important is vaginal lubricant and moisturizer composition? Climacteric. 2016 Apr;19(2):151-61;
[3] Lephart ED, et al. Menopause and the Skin: Old Favorites and New Innovations in Cosmeceuticals for Estrogen-Deficient Skin. Dermatol Ther (Heidelb). 2021 Feb;11(1):53-6;
[4] Liu T, et al. Recent advances in the anti-aging effects of phytoestrogens on collagen, water content, and oxidative stress. Phytother Res. 2020 Mar;34(3):435-447.

 

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