Come gestire l'insonnia in menopausa

La menopausa è un processo fisiologico, parte della vita di ogni donna, in cui le ovaie smettono di produrre estrogeni e progesterone con la conseguente fine del ciclo mestruale.

Le donne, in condizioni di buona salute, producono questi ormoni per gran parte della loro vita. È quindi normale che una “perdita” induca dei cambiamenti nell’organismo e sintomi per così dire “nuovi”. Tra questi c’è l’insonnia, cioè l’inabilità ad addormentarsi o a restare addormentati durante la notte.

Insonnia in menopausa
Sapevate che circa l’80% delle donne in menopausa soffre di vampate e conseguente la sudorazione? Proprio questo disagio è il tema centrale di questo articolo: l’insonnia in menopausa. Come abbiamo già visto nella sezione Terapie e rimedi, le alterazioni del normale ciclo sonno-veglia sono infatti piuttosto frequenti in questa fase della vita, ma non vanno trascurate perché potrebbero portare ad altri disagi, compromettere la salute e la qualità di vita.

Non dormo bene: soffro di insonnia?

Vediamo insieme come si manifesta l’insonnia così da imparare a riconoscerla:
  • Difficoltà ad addormentarsi;
  • Risvegli frequenti durante la notte con difficoltà ad addormentarsi;
  • Risvegli troppo presto di mattina;
  • Sonno non ristoratore. Si accusa stanchezza durante la giornata.

Vampate e sudorazioni notturne

Alcuni accorgimenti, come indossare abiti leggeri e in fibre naturali per dormire, mantenere la stanza da letto ben ventilata, ed evitare di mangiare a cena piatti che possono aumentare la sudorazione (per esempio quelli speziati), possono migliorare vampate e sudorazione notturne. Tra le altre buone abitudini per migliorare la qualità del sonno vi ricordiamo anche:
  • regolarizzare quanto più possibile l’orario in cui si va a dormire e quello in cui ci si sveglia;
  • evitare, se possibile, di praticare attività fisica troppo tardi la sera;
  • non eccedere con caffeina e bevande alcoliche;
  • evitare di dormire di giorno.

Altre cause dell’insonnia in menopausa

Non solo vampate, ma anche l’ansia può essere una causa dell’insonnia in menopausa, insieme ai dolori articolari o problemi genito-urinari. Infine, l‘aumento di peso dovuto ai cambiamenti del metabolismo potrebbe disturbare il sonno. In alcune donne, l’aumento ponderale ha egli effetti sulla respirazione e dare origine al fenomeno delle apnee notturne. L’apnea ostruttiva del sonno è un problema sempre più diffuso nella popolazione mondiale che dopo i 50 anni di età colpisce in egual misura uomini e donne.

Un possibile aiuto dagli isoflavoni di soia

Tra le alternative alla terapia ormonale sostitutiva, sconsigliata in presenza di patologie oncologiche, ipertensione, problematiche cardiovascolari o di coagulazione, sono state indagate proprietà ed effetti degli isoflavoni di soia. Gli studi finora pubblicati sono generalmente concordi nel ritenere che gli isoflavoni di soia sono in grado di attenuare o quantomeno ridurre la frequenza di alcuni sintomi, come le vampate e la sudorazione notturna.[1] In uno studio randomizzato controllato, pubblicato sulla rivista Menopause, si è osservato su una popolazione di 38 donne partecipanti un miglioramento significativo dei sintomi dell’insonnia rispetto al gruppo placebo a seguito dell’assunzione di 80mg di isoflavoni al giorno per 4 mesi. [2] Ad ogni modo, la scelta di quale strategia terapeutica scegliere per gestire i disturbi legati alla menopausa deve essere sempre concordata con il proprio medico.
Fonti [1] Ahsan M, Mallick AK. The Effect of Soy Isoflavones on the Menopause Rating Scale Scoring in Perimenopausal and Postmenopausal Women: A Pilot Study. J Clin Diagn Res. 2017;11(9):FC13-FC16. doi:10.7860/JCDR/2017/26034.10654 [2] Hachul H, Brandão LC, D’Almeida V, Bittencourt LR, Baracat EC, Tufik S. Isoflavones decrease insomnia in postmenopause. Menopause. 2011 Feb;18(2):178-84. doi: 10.1097/gme.0b013e3181ecf9b9. PMID: 20729765.

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