Come combattere le vampate di calore in menopausa

Le vampate di calore sono uno dei primi sintomi che caratterizza la menopausa e permettono di intuire l’inizio di questa nuova fase di vita, ma come combatterle?

Queste possono comparire di giorno o di notte, comportando numerosi fastidi associati alla sudorazione. Quando intervengono nel sonno, sono causa indiretta anche della scarsa qualità del riposo, che si interrompe frequentemente e non gode della giusta serenità.

Sono entrata in menopausa: perché ho le vampate?

Le vampate di calore sono un sintomo vasomotorio strettamente correlato alla graduale perdita di ormoni nel corpo femminile. I sintomi vasomotori (VMS), noti anche come vampate di calore, sono descritti come l’insorgenza improvvisa di intense sensazioni di calore che spesso coinvolgono il viso, il collo o il torace, e possono essere seguite da un brivido.

In uno studio clinico su pazienti in menopausa è stato riscontrato che i sintomi vasomotori sono riportati dall’80% delle donne, ma con diversa frequenza giornaliera. In media, le donne riferiscono di 4-5 vampate di calore al giorno, anche se alcune donne possono arrivare fino a 20 episodi al giorno. Una donna su quattro riferisce di avere vampate di calore su base quotidiana.

Le sudorazioni diurne sono segnalate più spesso di quelle notturne, che sono generalmente considerate più fastidiose perché interrompono il sonno. Recenti linee guida cliniche indicavano come durata tipica della sintomatologia vasomotoria (VMS) tra i 6 mesi e i 2 anni. Negli ultimi anni però, si è scoperto che dura molto più a lungo.

È stato riscontrato che qualsiasi VMS, indipendentemente dalla frequenza o dalla gravità, dura in media un totale di 10,2 anni e rimane più a lungo nelle donne i cui sintomi siano iniziati già nella perimenopausa. La VMS frequente o moderata/grave ha una durata mediana di circa 3,5 anni nelle donne i cui sintomi iniziano dopo la menopausa, rispetto a più di 11,5 anni nelle donne con un inizio di VMS vicino all’inizio della transizione menopausale. [1]

L’effetto di questi sintomi sulla qualità della vita, anche prima che una donna entri in menopausa, può essere significativo. Per questo è fondamentale rivolgersi ad uno specialista che possa comprendere e supportare la donna durante tutta la transizione menopausale.

Comprendere la fisiologia del declino della funzione ovarica, che si traduce in cambiamenti ormonali sistemici e, in ultima analisi, sintomi, può aiutare a guidarne la gestione.  L’iniziale irregolarità dei cicli mestruali evolve in periodi più lunghi di amenorrea. Proprio durante questo periodo è più probabile che appaiano i sintomi vasomotori. Chiaramente, occorre ricordare che per ogni donna possono esserci differenze nella comparsa e nella tipologia dei sintomi. Queste variazioni sono influenzate anche dallo stile di vita (abitudini alimentari, comportamentali e fisiche) e dall’eredità genetica. [2]

Quali fattori di rischio per le vampate di calore?

Le vampate di calore sono un sintomo vasomotorio che può manifestarsi in modo diverso da donna a donna. Molti studi scientifici hanno identificato le caratteristiche delle donne che hanno maggiori probabilità di avere vampate di calore, in base a comportamenti, caratteristiche psicosociali e fattori sociodemografici.

Dati recenti mostrano che un alto indice di massa corporea (BMI) è correlato ad una sintomatologia frequente nei primi anni di menopausa. Il fumo è il comportamento sanitario primario che è stato associato alla sintomatologia vasomotoria. Si fa riferimento sia al fumo attivo che all’esposizione passiva.

Le donne che fumano hanno una probabilità maggiore di oltre il 60% di segnalare VMS, rispetto alle coetanee non fumatrici. Per quanto riguarda l’attività fisica e una sana alimentazione, molti studi riportano l’efficacia protettiva dalle vampate di calore. Fattori psicosociali come l’ansia e la depressione sono più costantemente associati alla VMS, in incidenza del disturbo e durata dello stesso. [1]

Migliori rimedi per combattere le vampate

La menopausa è caratterizzata da una diminuzione degli estrogeni, che scatena i fastidiosi sintomi di vampate di calore, sudorazione notturna, disturbi del sonno e secchezza vaginale. Tra questi sintomi della menopausa, le vampate di calore sono segnalate da molte donne come i più fastidiosi. I sintomi della menopausa dovuti alla diminuzione dei livelli di estrogeni possono influenzare significativamente la qualità della vita.

La terapia ormonale sostitutiva (HRT) riduce efficacemente i sintomi vasomotori associati alla diminuzione dei livelli di estrogeni durante la menopausa, ma i risultati dello studio Women’s Health Initiative (WHI) hanno indicato che i benefici della HRT non superano i rischi, in quanto gli estrogeni da soli aumenterebbero i rischi di ictus e tromboembolia venosa e, insieme al progestinico, si potrebbe incorrere in ulteriori rischi di cancro al seno e infarto. Di conseguenza, il ruolo della terapia ormonale sostitutiva è stato limitato al trattamento dei sintomi della postmenopausa a dosi e durata minime e si stanno ancora cercando alternative più efficaci e meglio tollerate per ridurre i sintomi della menopausa.

Si ritiene che i fitoestrogeni, un gruppo di sostanze chimiche di origine vegetale presenti in alimenti come la soia, siano protettivi contro la VMS a causa della loro somiglianza strutturale con gli ormoni naturali e della minore prevalenza di VMS tra le donne asiatiche (che fanno abbondante uso di soia). Le due principali classi di fitoestrogeni sono gli isoflavoni e i lignani; i semi di soia sono ricchi di isoflavoni e i lignani si trovano nei semi di lino, nei cereali integrali, nei legumi, nella frutta e nella verdura. C’è molto interesse nell’uso dei fitoestrogeni per trattare i sintomi della menopausa, perché i sintomi vasomotori sono molto meno frequenti nelle donne asiatiche rispetto alle donne in America o in Europa.

Fonti

[1] Avis N. et al. Vasomotor Symptoms Across the Menopause Transition: Differences Among Women. Obstet Gynecol Clin North Am. 2018;45(4):629-640;
[2] Delamater L. et al. Management of the Perimenopause. Clin Obstet Gynecol. 2018;61(3):419-432;
[3] Chen MN et al. Efficacy of phytoestrogens for menopausal symptoms: a meta-analysis and systematic review. Climacteric. 2015;18(2):260-269.

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